Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Galliate Lombardo)
Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio | |
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Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Galliate Lombardo |
Coordinate | 45°47′02.89″N 8°46′10.1″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Arcidiocesi | Milano |
Completamento | XIX secolo |
La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, detta anche chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, è la parrocchiale di Galliate Lombardo, in provincia di Varese ed arcidiocesi di Milano[1]; fa parte del decanato di Azzate.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima citazione di una chiesa a Galliate Lombardo dedicata ai santi martiri Gervasio e Protasio risale al 1199[1].
La chiesa fu nuovamente menzionata nel 1289 nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero[2].
Nel XIV secolo tale chiesetta risultava essere filiale della pieve di Varese, mentre nel 1564 è attesta come rettoriale[3].
Da una planimetria datata 5 aprile 1578[2] si apprende che la chiesa era stata ingrandita, che la pianta era stata ruotata di 180° e che vi era un piccolo campanile[1].
Tra il Sei e il Settecento venne edificata la cappella laterale del fonte battesimale[1].
Nella relazione della visita pastorale del 1755 dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli si legge che i parrocchiani erano 262, saliti a 290 nel 1779[3].
Durante le campagne napoleoniche in Italia le truppe francesi danneggiarono la chiesa, che nel XIX secolo dovette essere rifatta[2]; nel 1835 i muri interi furono oggetto di una grande ristrutturazione, nel 1848 il livello del pavimento venne abbassato e nel 1855 si installò un pulpito ligneo[1]. Tra il 1865 e il 1870 fu eretto il nuovo campanile[1].
L'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, compiendo la sua prima visita pastorale, annotò che i fedeli di Galliate erano 512, che la chiesa parrocchiale aveva come filiale l'oratorio di San Carlo e che all'interno di essa avevano sede la confraternita del Santissimo Sacramento, la Pia unione delle Figlie di Maria e la compagnia di San Luigi Gonzaga[3].
Da secoli inserita nel vicariato di Varese, nel 1951 la chiesa galliatese venne aggregata al vicariato di Azzate[3]; tale variazione fu annullata l'11 marzo 1971, salvo poi venir ripristinata il 2 maggio 1974[3].
Tra il 1970 e il 1975 la parrocchiale dovette essere adeguata ai dettami del Concilio Vaticano II[1]; nei primi anni Duemila, durante un intervento di ristrutturazione della chiesa, furono portati alla luce dei lacerti di affreschi del XV secolo[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esterno
[modifica | modifica wikitesto]La facciata della chiesa è a capanna ed è caratterizzata dalle bugne laterali, dal portale in stile barocco introdotto da una scalinata e dalla finestra semicircolare che si apre sopra di esso[1].
Interno
[modifica | modifica wikitesto]L'interno è ad un'unica navata con pavimento a scacchi[1]; la pianta è a croce greca e nel punto in cui la navata incrocia il transetto si erge la cupola decorata con affreschi ritraenti i Quattro Evangelisti[1]; nei bracci del transetto sono collocati due altari impreziositi da una statua raffigurante la Beata Vergine Maria e una San Giuseppe[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j k l Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso <Galliate Lombardo>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato l'8 agosto 2020.
- ^ a b c Chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, su itinerariesapori.it. URL consultato l'8 agosto 2020.
- ^ a b c d e Parrocchia dei Santi Gervaso e Protaso, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 agosto 2020.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Galliate Lombardo
- Arcidiocesi di Milano
- Parrocchie dell'arcidiocesi di Milano
- Regione ecclesiastica Lombardia
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa dei Santi Gervasio e Protasio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Parrocchia di SANTI GERVASIO E PROTASIO, su parrocchiemap.it. URL consultato l'8 agosto 2020.
- Parrocchia San Gervasio e San Protasio, su comune.galliatelombardo.va.it. URL consultato l'8 agosto 2020.